sabato 30 ottobre 2010

Perche' Systema? [Parte II]

 L’articolo di Martin Wheeler in lingua originale e’ disponibile a questo url:  http://tinyurl.com/2w4qaon, traduzione dall'Inglese di Fabio Pedrazzoli.
E’ possibile copiare e condividere liberamente questo articolo a patto che siano mantenuti i crediti di scrittura e traduzione e che l’articolo non venga modificato. [leggi la parte I]

Durante i primi periodi di pratica con Vladimir, ad un certo punto egli mi fermo’ nel bel mezzo di una sessione di sparring e, con quel suo fare inimitabile, mi disse: ‘Martin, conosco persone che tu faresti a pezzi sul ring‘. Naturalmente, stupidamente raggiante di orgoglio pensai che fosse un complimento, ma solo fino a quando voltandosi verso un altro studente aggiunse seccamente: ‘Ma loro ti ucciderebbero‘.

E qui sta il problema. Quasi ogni visibile strategia, filosofia e movimento che è ottimo in un contesto sportivo MMA è utile per strada e anche sul campo di battaglia. Ma solo utile. E siccome tutto in Systema è appositamente studiato per gli ultimi due ambienti, esso non è visivo, ma si è dimostrato altrettanto efficace in strada e battaglia come le MMA lo hanno dimostrato "nella gabbia". 

La struttura di Systema è intenzionalmente progettata per apparire priva di struttura e la velocità dell’azione, nonostante si registri cosi’ lenta all’occhio, è in realtà una questione di tempistiche relazionali molto sviluppate, ingannevoli in quanto il praticante di Systema rimane calmo.

Recentemente sono stato invitato a introdurre i concetti del Systema ad una Unità di Operazioni Speciali oltremare. Mentre ero lì, mi e’ stato mostrato un video di diversi istruttori che erano stati invitati a formare questi operatori, mostrandomi quello che essi avevano offerto. Tra di essi c’era un allenatore top MMA proveniente dal “Pride”. Ho chiesto cosa ne pensassero della sua formazione. ‘Eccellente’ ha detto il Colonnello ‘ma per noi, praticamente inutile.’

Questo non è in alcun modo disonorevole per l’allenatore Pride, egli è stato ovviamente eccellente. Ma rimane il fatto, cioe’ ciò che è buono in un’arena non è necessariamente buono per un’altra.

Systema non è stato progettato principalmente per un ambiente di sport o una mentalità sportiva non più di quanto l’MMA sia concepita principalmente per un ambiente stile campo di battaglia o da una mentalità orientata al combattimento in situazioni di vita reale.

Qualcuno potrebbe allenarsi per vent’anni nel Jujitsu, per esempio, e diventare un lottatore stupefacente. Ma se solo si introducesse un altro avversario nella dinamica della lotta, non avrebbe piu’ senso applicare il Jujitsu. Semplicemente, non è progettato per la lotta contro due avversari in modo efficiente nello stesso tempo, anche a terra. E’ principalmente strutturato per combattere contro un avversario alla volta.

Non sto dicendo che il combattente Jujitsu non prevarrebbe, sto semplicemente suggerendo che se egli dovesse lottare con due o più avversari armati, su una base quotidiana, il suo training potrebbe presto iniziare ad assomigliare, almeno da fuori, a qualcosa di simile a Systema. E quindi, armato di quella conoscenza, il modo in cui lavorerebbe di nuovo contro un singolo avversario cambierebbe radicalmente. Dopo dieci anni o così via, apparirebbe come estraneo ad un altro praticante di Jujitsu che lo osservasse dall’esterno; come Systema fa ora, dopo secoli di affinamento.

Systema, come arte marziale, nella forma in cui ora esiste è stata concepita essenzialmente per l’applicazione nella vita reale, funziona per situazioni imprevedibili (come più avversari, varie armi, terreni irregolari, scarsa illuminazione, spazi ristretti, ecc.) per i militari professionisti, le forze dell’ordine e della sicurezza, per chi si trovasse a combattere mentre fosse inabile o ferito o dovesse proteggere una donna o un bambino, per qualcuno che fosse anziano oppure in cattive condizioni fisiche. 

L’allenamento ed il combattimento in Systema sono progettati per evitare ferite e persino per guarire quelle vecchie. E questo richiede una “cassetta degli attrezzi” molto diversa e un aspetto e un feeling molto diversi da un’arte concepita per il combattimento sportivo.

Come Vladimir ha osservato una volta con quella sua profonda quiete casuale ‘Systema capita che sia un’arte marziale‘. E per avere una comprensione di questo tesoro, non si può limitarsi ad osservarla dall’esterno …

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Per informazioni sulla pratica di Systema in Italia:

Systema a Milano con Giuseppe Iannone
http://www.systemamilano.it
Systema a Padova con Luca Chiarato
http://www.systematraininggrouppadova.it

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