mercoledì 31 agosto 2011

Veloce o a scatti?

Articolo di Vladimir Vasiliev e Konstantin Komarov, tradotto da Fabio Pedrazzoli

L'occhio umano risponde attivamente a movimenti a scatti, al lampeggiante e caleidoscopico cambiamento delle immagini. Da questo ne risulta che il nostro occhio non puo' separare velocita' da scatto. I movimenti eseguiti tramite scatti sembrano veloci, mentre i movimenti davvero veloci sembrano lenti. La nostra visione non cattura l'accelerazione costante, ma registra facilmente bruschi cambiamenti dal riposo al movimento.

In cosa differisce un movimento veloce da uno scatto del corpo?

  1. Un movimento davvero veloce e' liscio, morbido, leggero. Inizia istantaneamente senza dove "raggruppare" prima l'insieme delle parti del corpo necessarie al movimento. Senza la fretta, c'e' accellerazione costante e si raggiunge la massima velocita' nel punto di destinazione.
  2. Se un corpo e' gia' rilassato e tonico non richiede quell'azione ulteriore di "raggruppare" o stabilizzarsi prima di partire. E il fisico e' calmo e pronto a muoversi, la variazione da fermo a movimento e accellerazione e' senza sforzo e quindi "sottile".
  3. Un movimento a scatto invece comincia con il "raggruppamento" delle articolazioni necessarie, con tensione muscolare iniziale. Una volta che il corpo e' stato stabilizzato o messo nelle condizioni di partire, solo allora ci sara' un'esplosiva contrazione muscolare che proiettera' bruscamente il corpo o delle parti di esso. Poi il movimento continua per inerzia con una graduale diminuzione di velocita'.
  4. I movimenti scattanti sono il risultato di extra-tensione. Quindi, ci danneggiano fisicamente e psicologicamente.

-Una struttura "tesa" e' sempre piu' fragile e quando viene scossa ulteriore stress viene creato nelle articolazioni e negli organi interni.

-I movimenti a scatti attraggono l'attenzione, percio', ci rendono un bersaglio molto piu' visibile. Nella maggioranza dei casi, questo e' davvero indesiderabile in situazioni di combattimento o professionali.

-I movimenti a scatti sono un segno di instabilita' nella psiche, e piu' si praticano, piu' disturbano la forza psicologica.

-Extra tensione porta al veloce affaticamento, quindi la durata del combattimento o della prestazione sportiva crolla.

-Chiaramente, i movimenti a scatti sono meno precisi perche' un muscolo teso risponde meno ed e' meno adattabile.

-I movimenti a scatti creano l'illusione di forza, ma in realta', la forza sta' nell'accellerazione morbida e stabile. Se un movimento ti sembra lento, guarda meglio, forse e' solo eseguito con calma.